Cna Comunicazione, dicembre 2010. Arte e design, moda. La sua collezione moda per la stagione autunno- inverno 2010 è stata presentata a fine settembre al Circolo degli Artisti di Torino. Abiti e accessori coloratissimi, estroversi e chiassosi alla vista almeno quanto comodi e caldi da portare, dalle forme geometriche e minimal: è questa la moda di Marina Nekhaeva, un impasto unico e irripetibile di arte e design con tulle e lana infeltrite e a volte con inserti di seta e jersey che diventano guanti, copri spalla , calzature, abitini per la sera. Per Marina, formazione artistica alle spalle con un diploma a pieni voti dell’Accademia Albertina di Torino prima di affrontare di petto il fashion design con un master allo Ied di Torino e un altro alla British Higher School of Art and Design di Londra e Mosca, è assolutamente normale l’incontro tra la pittura, la scultura, la scenografia e il graphic design. Del suo lavoro creativo Marina parla con affetto e al tempo stesso con severità: «La mia è una moda concettuale che si esprime attraverso la creazione di coperte da indossare, abiti con taglio minimalista e geometrico». Prima ancora di essere dei capi d’abbigliamento che infatti si materializzano in pezzi unici. Il suo colore preferito in assoluto è il nero: «E’ il colore perfetto. Mi da tranquillità, non mi stanca. E’ il colore che più amo». Marina rispetto però tutti gli altri colori e cerca di non far pesare troppo la sua preferenza cromatica al pubblico , alternando a partire dal 2005- anno della prima sfilata – una collezione dominata dal nero con una coloratissima. Infatti, dopo la collezione 2009 dominata dal nero appena stemperato da inclusioni di lilla e giallo, presentata in anteprima a Chieri, all’Imbiancheria del Vajro in occasione della mostra – evento della Cna “Moda e Made in Italy tra Arte e Design” ad ottobre a pochi passi dalla sua casa laboratorio, la collezione 2010-2011 Intitolata “33” in omaggio ai suoi anni è puro colore da indossare in omaggio all’arcobaleno: 33 pezzi unici numerati e intercambiabili tra loro, trasformati da uno stile urbano e quotidiano a uno eccentrico e serale. Marina lavora senza problemi su tutte le taglie cucendo su misura le sue creazioni per le sue clienti ricercatissime e altrettanto esigenti. «I miei sono abiti senza età», spiega «possono essere indossati da una ragazzina o da una donna matura e in carne». Esteticamente vere e proprie sculture da indossare, gli abiti di Mh Design sono però sempre comodi e indossabili con facilità». Ogni collezione è l’anello di un percorso professionale e in qualche modo creativo, artistico, spiega Nekhaeva, un percorso non lineare che conosce dei ritorni, dei ripensamenti per il piacere stilistico e talvolta tecnico di concedersi delle elaborazioni successive alla prima espressione di un pensiero: si tratta comunque di un percorso «caratterizzato da un evoluzione» come si tiene a sottolineare la giovane stilista. Il lancio della sua prossima collezione, quella primavera- estate è previsto per marzo 2011. Per il momento è ancora tutto top secret , ma c’è da aspettarsi un ritorno del nero. E ancora sarà in qualche modo la fluidità della pittura su tela ad ispirare le linee dei vestiti di Mh Design: quasi tutte le collezioni di Marina sono infatti immortalate come veri e propri quadri, anche se lei dice che il processo creativo inizia sempre dalla testa prima di arrivare al pennello. E per il futuro? Marina non disdegna la collaborazione con altri artigiani del settore e nemmeno con un laboratorio di confezioni per industrializzare in piccole serie numerate le sue creazioni. «La collaborazione è sempre preziosa» dice Marina che non nasconde l’interesse a sviluppare dei gioielli in collaborazione con qualche artigiano, per arricchire i suoi abiti-scultura.
Torinosette, 17 dicembre 2010. Slow Fashion. Al Cinema – Teatro Cenisio di Susa, sabato 18 dicembre, ore 21 (ingresso gratuito) sale in passerella la moda «Slow Fashion» ovvero quella degli artigiani di Cna Federmoda. A metà del concerto della band torinese Nerovinile, sfileranno sul palco venti modelle e modelli: nove le sartorie coinvolte tra i produttori di accessori che andranno ad impreziosire i capi in passerella.
Torino Sette, 17 dicembre 2010. Susa. In occasione della mostra della Cna “L’Italia riparte dall’arte e dall’artigianato” fino al 6 gennaio al castello Adelaide , sabato 18 alle 21 al Teatro Cenisio, corso Trieste 11, concerto dei Nero Vinile e sfilata di moda slow fashion. Gratuito. Al Forte della Brunetta, via Novalesa 4, 335.66.79.056 corsi di tai chi tutti i mercoledì 20, 30- 21,30 e incontri di meditazione con Giuseppe Baroetto tutti i martedì alle 21,30.
Luna Nuova, 17 dicembre 2010. Susa: arte e artigianato fanno il pienone. La mostra al castello di Adelaide registra il pienone. Nei primi cinque giorni di apertura ha raggiunto la quota di 1800 visitatori. L’evento “L’Italia riparte dall’arte e dall’artigianato” nella quale gli artigiani di Torino e provincia anticipano i festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia, promuove il prodotto a km zero il bello e buono dell’Italia. La sezione espositiva propone abiti, vestiti da sposa, gioielli, borse e cappelli, cravatte e foulard ma anche magnifiche opere nel settore del legno e del restauro quadri d’eccellenza e una produzione seriale di alta qualità. Molti artigiani hanno lavorato insieme, superando i timori di bottega per creare contaminazioni artistiche di grande livello. Al piano terra del Castello si tiene la mostra- mercato. “La Fiera dei colori e dei sapori” come incontro fra chi produce trasforma e vende con l’attenzione alla sostenibilità della filiera, all’utilizzo di prodotti locali, alla qualità del rapporto con i clienti con i fornitori e con il territorio. L’allestimento prevede una rotazione d’imprese, in modo da dare più ampia possibilità di coinvolgimento e creare anche un richiamo per i visitatori a tornare alla mostra. Il castello di Adelaide è aperto al pubblico, con ingresso gratuito, fino al 6 gennaio, tutti i sabati e domeniche dalle 14 alle 20, escluso il 25 dicembre. Sabato sera l’appuntamento si sposta al cinema Cenisio di Susa. Si terrà il concerto della band torinese “Nerovinile” e la sfilata degli artigiani di Cna Federmoda: la serata con ingresso gratuito, inizierà alle 21. Il pubblico presente assisterà al grande debutto della moda. “Slow fashion”Venti modelle e modelli sfileranno a metà dello spettacolo musicale. Nove le sartorie coinvolte e tre produttori di accessori moda che andranno ad impreziosire i capi in passerella. Il marchio Slow Fashion è stato ideato e depositato dalla Cna Torino nell’aprile 2010 per identificare e difendere le aziende artigianali e piccolo industriali che operano nel settore tessile dell’abbigliamento accessori. «Slow Fashion intende dare al consumatore una certezza che oggi manca: l’italianità al 100 per cento della progettazione e della produzione di abiti, gioielli, biancheria per la casa – spiega Alessio Vitaliano Stefanoni, il responsabile della comunicazione della Cna di Torino – si tratta di una certificazione volontaria a cui possono aderire per il momento tutte le aziende artigianali e piccole industriali iscritte a Cna Federmoda in provincia di Torino, anche se il progetto ha un evidente respiro nazionale. Con la sola esclusione dell’origine delle pietre dure semilavorate, dei pellami grezzi dei filati, tutte le lavorazioni che portano al prodotto finito devono essere interamente eseguite in Italia».
La Valsusa, 16 dicembre 2010. Rock, va di moda il “Nerovinile”… Oltre 1800 i visitatori nei primi cinque giorni di apertura al pubblico, nel fine settimana, presso il Castello della mostra evento “L’Italia riparte dall’Arte e dall’Artigianato”, a cura del Cna provinciale e del costume. Al piano terra del Castello c’è la mostra-mercato. “ La Fiera dei colori e dei sapori”, come incontro fra chi produce trasforma e vende con l’attenzione alla sostenibilità della filiera, all’utilizzo di prodotti locali, alla qualità del rapporto con i clienti, con fornitori, con il territorio . L’allestimento prevede una rotazione di imprese, un modo da dare più ampia possibilità di coinvolgimento e creare anche un richiamo per i visitatori a tornare alla mostra. Sabato 18, alle 21, con ingresso gratuito, gli eventi collaterali: al cinema – teatro Cenisio, una concerto ed una sfilata di moda. Sul palco del mitico locale di Sandro Contin si esibirà il gruppo rock torinese Nerovinile, e a seguire la sfilata degli artigiani di Cna Federmoda. In sintesi grande debutto della moda “Slow Fashion” con un evento musicale rivolto a tutti. Venti modelle e modelli presenteranno le nove sartorie coinvolte ed i tre prodotti di accessori moda che andranno ad impreziosire i capi in passerella.
Torino Sette, 10 dicembre 2010. Susa. Sabato 11 alle 14 al Castello Adelaide, via al Castello, si tiene il workshop “A+A=B2B - Arte, artigianato e design si incontrano per fare business” in occasione della mostra del Cna “l’Italia riparte dall’arte e dall’artigianato” allestita fino al 6 gennaio.
La Valsusa 9 dicembre 2010. L’arte e l’artigianato di tutta l’Italia unita ripartono da Susa. Grande inaugurazione sabato 4 dicembre alle 14.30 della seconda edizione della Mostra evento organizzata dalla città di Adelaide e dall’associazione di Torino e Provincia del Cna la confederazione dell’artigianato e della piccola media impresa. Sede ormai collaudata dopo il debutto dello scorso anno il Castello della Contessa. A fare gli onori di casa, ovviamente il sindaco Gemma Amprino, l’assessore della Comunità Montana delle Valli alle attività produttive Gigi Giuliano, più i vertici torinesi, provinciali e locali della Confartigianato, con il segretario Paolo Alberti, il presidente territoriale Enzo Gioberto, la responsabile segusina Stella Cribari, accompagnati dall’animatore dell’iniziativa il referente per la comunicazione Vitaliano Alessio Stefanoni. Presente anche, ad appositamente giunto da Bologna, il responsabile di Cna Federmoda nazionale Antonio Franceschini. Un vernissage di rilievo, si diceva, proprio perché l’evento si colloca come apripista dei festeggiamenti in occasione del 150° dell’Unità Italia, con il titolo ambizioso di “L’Italia riparte dall’Arte e dall’Artigianato”: insomma, i valori dell’unità nazionale che vanno incontro al mondo del lavoro autonomo per valorizzare le produzioni a km zero, nello spirito dello Small Business Act dell’Unione Europea, il documento che intende privilegiare, a livello continentale, proprio i piccoli artigiani. La mostra evento segusina che resterà aperta tutti i sabati e le domeniche, esclusi il giorno di Natale, ma con in più l’8 ed il 26 dicembre ed anche l’1 e il 2 gennaio, per concludersi il giorno dell’Epifania, si pone anche l’obbiettivo di celebrare lo stile italiano nell’arte, nella moda, nel legno-arredo, del design e nell’alimentare con la presenza di imprese anche da fuori regione. La rassegna articolata, sui tre piani del castello, è stata subito presa d’assalto dai primi visitatori. E’ costituita da una sezione espositiva, che occupa i piani primo e secondo, privilegiando le imprese di eccellenza della filiera della moda, ad artisti, alle imprese del settore legno arredo e nella produzione seriale di alta qualità. Al piano terra, è stata aperta la mostra-mercato “la Fiera dei colori e dei sapori” un autentica vetrina - incontro fra i produttori locali ed il pubblico. Si tratta di un allestimento con rotazione delle imprese, per coinvolgere il più possibile e creare un richiamo per i visitatori a tornare. Per il comparto alimentare lo spazio dedicato ai “piccoli laboratori del gusto”, è in modo da rievocare la cucina dei sapori dei profumi della zona. Visitando i vari piani della mostra, si è avuto modo di notare, che alcuni temi ricorrenti, il tricolore, i simboli del lavoro degli artigiani, i colori dell’Unione europea, sono stati più volti richiamati e variamente ripresi dagli artisti ospiti e praticamente da tutti gli espositori. La cosa che più colpisce dell’allestimento, è, comunque la contaminazione tra le varie arti presenti ed i prodotti artigianali, con risultati di altissimo livello culturale,e che diventano immediatamente un fatto di costume. Autentica “chicca” su iniziativa di Cna Torino e grazie alla preziosa collaborazione dell’azienda associata Pieffe Srl di Fulvio Pertica e Veziana Furlan, studio e creazione oreficeria e gioielleria, è stato riconiato l’antico Denaro secusino autentico antesignano della Lira. Questa, in breve, la sua storia: nei primi anni del 1100 a Susa, su iniziativa di Umberto II di Savoia, nipote della Contessa Adelaide fu installata una Zecca per coniare i “denari segusini o secusini” che sarebbe sopravvissuta per oltre un secolo. La moneta è stata coniata in oro, argento e rame e sarà messa in vendita dalla mostra mercato del castello. Oltre alla mostra sono anche stai previsti due momenti di confronto fra imprese e attori sociali ed economici: il primo è fissato per sabato 11 dicembre, alle 14 attraverso un workshop, aperto a tutti gli interessati, dal titolo “A+A = B2B sarà sabato 18 dicembre, alle 11, con un seminario su giovani e il lavoro che prevede il coinvolgimento degli studenti drl liceo Norberto Rosa, sedi di Susa e Bussoleno. Ma non finisce qui, perché la manifestazione prevede anche un concerto gratuito della band rok torinese Nerovinile, nonché una sfilata di moda slow fashion, dedicata alle produzioni di qualità rigorosamente made in Italy, a cura di Cna Federmoda: entrambi gli eventi si svolgeranno al Cinema–teatro Cenisio, sabato 18 dicembre, alle 21, con ingresso gratuito. In sintesi un evento veramente degno di nota, come testimoniato da uno splendido catalogo illustrato richiedibile all’atto dell’ingresso alla mostra. Una manifestazione destinata a valicare i confini ristretti della valle per la sua originalità nell’aprire ad aprire le iniziative per il 150°. E si tiene a Susa, culla della dinastia sabauda, ingrediente dinastico decisivo per raggiungere l’unità nazionale.
Cronacaqui, 8 dicembre 2010. Fiom: «1.850 no al modello Pomigliano». Le assemblee dei lavoratori Fiat di Mirafiori si svolgeranno domani e venerdì. Le date sono state concordate da Fim. Fiom e Uilm. I primi a cominciare saranno a metalmeccanici della Cgil, poi sarà la volta delle altre organizzazioni, compresa la Fismic. La Fiom che ieri ha indetto uno sciopero di due ore alle Presse, annuncia di aver raccolto alle Carrozzerie 1.850 firme per la sua petizione che chiede le assemblee, dice no al modello Pomigliano a un contratto con le deroghe. «I lavoratori di Mirafiori si sono ripresi le loro assemblee – ha commentato ieri il segretario Fiom Giorgio Airaudo – Era incredibile che, dopo settimane che si parla della loro vita, non ci fossero. Noi avremmo voluto che fossero unitarie anche perché al tavolo abbandonato della Fiat siamo stati tutti insieme. Per ottenere le assemblee- aggiunge Airaudo – ci sono voluti scioperi e la petizione di oggi. L’importante è che i lavoratori sono protagonisti e non spettatori di questo negoziato che deve ripartire». Continua intanto lo schieramento di associazioni di categoria che invitano a riaprire il dialogo. Ieri è stata la volta della Cna di Torino, che ha chiesto di riavviare la trattativa «per gli effetti negativi che una rottura avrebbe sull’indotto aiuto e sul tessuto delle piccole imprese manifatturiere».
Il Risveglio, 8 dicembre 2010. La Città si prepara al Natale. Il Natale arriva in città. In prossimità delle festività la Confesercenti, con il patrocinio del Comune di Venaria, della Camera di Commercio di Torino e della Provincia, si è avvalsa quest’anno dalla collaborazione dell’Ascom, della Cna e delle associazioni di Via insiste sul territorio per promuovere nei giorni 8,12, 19 e 24 dicembre lo “Shopping di Natale” : manifestazioni aventi come «obbiettivo di individuare nuove opportunità di sviluppo per le imprese commerciali valorizzando il contesto ambientale nel quale esse operano», come ha spiegato l’assessore al Commercio Umberto De Marchi. Le iniziative prevedono l’angolo delle degustazioni gratuite (cioccolato extra fondente 72% massa di cacao, scaldatelli e treccine natalizie della Forneria Artigianale Visconti, panettoni artigianali e dolci) per chi avrà ricevuto il buono omaggio delle attività commerciali e non aderenti alla manifestazione, le passeggiate nei luoghi del commercio della città a bordo del trenino dello shopping di Natale gratuito anche questo per chi sarà in possesso del buon omaggio; e l’iniziativa “Il Bosco di Natale” nelle vie dei negozi e del turismo realizzata con 130 pini normandiani- il cui allestimento sono a cura dei commercianti, 146 tappeti rossi con la scritta Buone Feste e 30 coroncine natalizie svedesi. Atteso ritorno, il grande Concorso Vetrine di Natale per tutti i commercianti aderenti al progetto verrà messo in palio un premio per ogni Associazione di Via (viale Buridani e la Reale Associazione Annunziata – via Mensa e Associazione via Altessano) alle tre vetrine più belle allestite a festa. Mercoledì 8 e domenica 12 e 19 dicembre nel centro storico si terrà la giornata del volontario, dove Avis, Croce Verde e Pro Loco offriranno cioccolata caldo a tutti i bambini: ed è proprio in questo contesto che la Confesercenti propone una raccolta di offerta di beneficenza scegliendo di donare il ricavato dell’Ugi (Unione Genitori Italiani lotta ai tumori infantili) dichiara Alberto Alberetto presidente Confesercenti Venaria. Il 19 piazza Martiri della Libertà tutti i bambini potranno consegnare le letterine di Natale che saranno appese all’albero in attesa che arrivi a Babbo Natale. In tutta la città animazione, personaggi del Gruppo storico Carlo Emanuele II, la Christmas Jazz Band, gli zampognari, il gruppo artisti “Quelli del Botto”, i cavalli e i cavalieri dell’Associazione Terra dei Cavalli, i musici del Corpo Musicale Giuseppe e tanti Babbo Natale per le vie del centro storico.
Imprese & Territorio marzo-aprile 2010. Il nuovo ruolo dei Confidi nelle varie realtà regionali. In un momento di profonda crisi economica-finanziaria (non solo congiunturale ma in diversi casi anche strutturale) come quello attraversato dall’Italia nell’ultimo anno il rapporto fra banche e modo artigiano, non poteva non risentirne, anche per la stretta creditizia, ovunque percepita nei confronti delle imprese, specie quelle più piccole, considerate la struttura portante del sistema produttivo nazionale. Stretta giustificata dal mondo bancario dalla minore solidità finanziaria delle stesse aziende, e del maggior rischio di esposizione che si è cercato di arginare con un maggior sistema di controllo e di garanzie, anche alla luce delle disposizioni dell’accordo di Basilea”. In tale contesto, assumono sempre maggior importanza i Confidi a carattere locale, nati con la necessità di porsi da collante tra istanze delle imprese e garanzie richieste dalle banche, dando vita ad un sistema che vede nell’ “unione” la chiave per superare la recessione economica e le conseguenti strozzature dei canali finanziari. Diffuso su tutto il territorio italiano è stato così il rafforzamento di questi Confidi, il cui carattere locale meglio si coniugava alle diverse istanze provenienti dalle varie realtà produttive italiane, da momento che ogni territorio ha avuto un proprio peculiare impatto nella recessione economica. Ci si è chiesti quindi quale specifico contributo i vari Confidi locali abbiamo recato, e stiano tutt’ora apportando , al superamento della crisi e alla (in realtà ancora solo auspicata) ripresa economica delle varie macroaree geografiche in cui è tradizionalmente diviso il nostro Paese. In particolare, si sono raccolte le dichiarazioni dei vertici di una serie di Confidi, legati alle Associazioni territoriali del mondo artigiano, avendo questi più di ogni tanto la percezione di come si stiano oggi rapidamente evolvendo i rapporti tra banche e imprese rapporti che a detta di tutti necessitano sempre più di un solido sistema di intermediazione e garanzia. «La crisi, che nella nostra regione è stata particolarmente intensa - dichiara ad esempio Domenico Menozzi, Direttore Generale Unifidi Emilia Romagna - ha visto il sistema dei confidi coinvolti in modo massiccio a sostegno delle imprese associate. In particolare abbiamo operato come un vero e proprio ammortizzatore sociale , in quanto garanzie su operazioni di liquidità e/o di consolidamento abbiamo operato sostituendo linee di credito non garantite, con linee di credito garantite, consentendo si l’accesso al credito che il mantenimento dello stesso a migliaia di imprese». «Anche nell’area del Nord Ovest – sottolinea poi Gianmario Caramamma, Direttore Generale di Confartigianato Fidi Piemonte – la crisi finanziaria ed economica non ha smesso di far sentire il suo peso con un conseguente aumento della rigidità da parte di molti istituti di credito. In tale scenario, Confartigianato Fidi Piemonte e più in generale il sistema dei Confidi di matrice associativa si sono posti al fianco delle imprese artigiane e delle Pmi, implementando l’operatività al fine di consentire un meno travagliato accesso al credito grazie alle garanzie prestate». Permane comunque una certa preoccupazione sulle reali capacità del sistema bancario di favorire la ripresa dell’economia artigiana, come evidenziato dal Michele Sabatino, Segretario di Cna Piemonte secondo il quale “nel prossimo futuro non sembra ipotizzabile un cospicuo miglioramento delle condizioni di accesso al credito. Lo stesso documento licenziato lo scorso dicembre dalla Banca Internazionale dei regolamenti, che costituisce la bozza di Basilea 3, contiene al proprio interno alcuni criteri che potrebbero pregiudicare il sostegno finanziario dell’attività economica da parte delle banche. Nelle intenzioni il terzo accordo dovrebbe trovare applicazione a far data fine, da fine 2012 , ma il rafforzamento patrimoniale, sia quantitativo che qualitativo richiesto alle banche, rischia di avere fin da subito l’effetto di ridurre ulteriormente la capacità di erogare credito all’economia in cui il momento il ciclo non è ancora ripartito». Solo riconoscendo il ruolo di garanzia dei Confidi, così, le banche potranno veder diminuire la percentuale di rischio connesso all’erogazione dei finanziamenti alle imprese di conseguenza aumentano per gli artigiani la possibilità di ottenere un finanziamento. In altre parole, «Il credito rappresenta la benzina dell’impresa, per cui senza credito non è possibile crescere e sviluppare. In un momento in cui la benzina viene erogata in maniera più selettiva rispetto al passato, il ruolo dei Confidi come facilitatori, è assolutamente centrale» come affermato da Direttore di Coopfidi, Fabio Camilletti. «Per questo compito, quindi, siamo tenuti ad offrire una garanzia solida e possibilmente elegibile ed un livello di consulenza assolutamente avanzato, sempre nell’interesse delle imprese che associano». In sintesi, si può rilevare come il sistema dei Confidi svolga una sorta di funzione di “cerniera” tra banche ed imprese. Certamente questo comporta maggiori rischi operativi a carico dei Confidi e dunque il tema della patrimonializzazione diventa ineludibile, specie sul versante istituzionale. Comune ai vari intervistati, così, è la convinzione che la prospettiva di medio periodo sia quella di andare verso ulteriori aggregazioni tra Confidi . Il ruolo di cerniera viene confermato anche dal Presidente di Confidi Roma, Danilo Cerreti, il quale afferma che «nell’attuale fase di crisi economica, il ruolo dei Confidi di Roma Gafiart assume le caratteristiche di vero “ponte tra banche ed imprese”; i consorzi di garanzia, infatti, oltre ad agevolare l’accesso al credito bancario attraverso l’offerta di garanzie, rappresentano forse l’unico soggetto capace di far interloquire due realtà ben distinte , e volte contrapposte , come banche e imprese». Sempre nel contesto romano, Camilletti di Coopfidi riconosce come «fortunatamente anche tutt le altre attività che svolgiamo, oltre al rilascio della garanzia, cominciano ad essere apprezzate dalle Pubbliche Amministrazioni Locali e anche nel Lazio, soprattutto a Roma , si stanno sviluppando incentivi alle imprese affinchè utilizzino i Confidi per accedere ai finanziamenti. E’ il caso , ad esempio, della Camera di Commercio di Roma o della Provincia di Roma, che elevano la garanzia e erogano un contributo ad abbattimento dei costi del finanziamento». Uno degli elementi più incoraggianti viene però del fatto che anche nel Mezzogiorno, area dove storicamente i Confidi hanno incontrato maggiori difficoltà in virtù in un rapporto spesso controverso tra banche e imprese locali, si è assistito ad una rapida crescita e diffusione degli stessi Confidi, come sottolinea Maurizio Pucceri, Direttore Generale Casartigiani Fidi Palermo, secondo il quale «per un territorio “debole come il nostro ruolo del consorzio diventa fondamentale perché permette l’accesso al credito a tutte quelle micro, piccole e medie aziende in difficoltà che senza le garanzie dei Confidi avrebbero poca credibilità davanti alle banche e, di conseguenza correrebbero il rischio di non ottenere i finanziamenti richiesti a vantaggio dello sviluppo della propria impresa». Anche in Campania «il sistema dei Confidi è stato chiamato ad uno sforzo straordinario per affrontare le conseguenze della crisi economica sta pensando in modo consistente sull’intero mondo delle imprese artigiane della nostra regione». Afferma Ciro Frate, Direttore di Artigiancredito Campania è determinato dalla presenza ancora forte di un’intermediazione che non lascia crescere le imprese e aumenta i costi di accesso al credito». Anche nelle province più dinamiche si è assistito un consolidamento del rapporto tra mondo Artigiano, Confidi e Artigiancassa, così come percepito da Caramanna Direttore Generale di Confartigianato Fidi Piemonte, il quale dichiara «sono ormai diversi che il rapporto sinergico con Artiginacassa- anche grazie al dinamismo della sede regionale piemontese – può definirsi positivo ed in costante crescita». Sinergia conferma anche da Sabatino di Cna Piemonte il quale sottolinea «Come in Piemonte Artigiancassa continua ad essere l’ente gestore del sistema del credito agevolato rivolto alle imprese artigiane. Una scelta confermata anche dalle misure anticrisi assunte dalla Regione per quanto concerne la costituzione di un apposito fondo pubblico che riassicura i finanziamenti garantiti dai Confidi fino all’80% dell’importo. Queste scelte sono dovute alle riconosciute qualità gestionali di Artigiancassa Piemonte, sostenute, nel rapporto con la Regione in modo determinante dalle Confederazioni dell’artigianato locale». Non in tutte le regioni italiane, però il ruolo di Artigiancassa è stato, almeno in passato particolarmente incisivo, soprattutto in quelle realtà centrale rimane il sistema mutualistico cooperativo. «Sul nostro territorio- dichiara ad esempio Menozzi, Direttore Generale Unifidi Emilia Romagna, «Artigiancassa rappresenta ancora una piccola realtà, che se vuole svolgere un ruolo importante, deve distinguersi sul versante della qualità e dell’innovazione sia nei prodotti che nel servizio; in tal senso la nuova organizzazione che si è data Artigiancassa mi auspico che possa andare in questa direzione». Lo stesso dicasi per la Toscana, dove «per vari motivi le relazioni tra Artigiancredito e Artigiancassa in passato non sono state particolarmente incisive»- secondo le parole di Vannucci , Direttore di Artigiancredito Toscano. «Oggi abbiamo comunque aderito alla nuove convenzione tra Artigiancassa e le associazioni provinciali di Cna e Confartigianato, operazione che auspichiamo possa dar luogo ad un reale e duraturo rafforzamento del rapporto fra il nostro Confidi e la stessa Artigiancassa». A tal fine a detta di molti Artigiancassa dovrebbe mantenere o riprendere, come avviene già in molte regioni, il ruolo di principale erogatore di credito agevolato, sul modello della legge 949 molto apprezzato ed ancora richiesto dagli artigiani. Diffuso appare, inoltre , l’apprezzamento del modo artigiano per i nuovi strumenti messi in campo dall’Istituto, sempre nell’ottica di una concreta collaborazione tra il sistema creditizio e i Confidi locali, tendente a dare una giusta valutazione sia dalle capacità imprenditoriali che della bontà del progetto industriale presentato da ogni singola impresa. Determinate appare , in particolare, la conoscenza aggiornata e dettagliata dei vari sistemi produttivi locali, ognuno a se stante e portavoce di specifiche esigenze, conoscenza possibile solo grazie alla reale capacità di raccordo tra Artigiancassa, Confederazioni artigiane e Confidi sul territorio. E in tal senso, unanime è stato, ad esempio, il consenso verso l’apertura e la capillare diffusione degli “Artigiancassa Point” nati per dare risposte rapide e certe alle richieste di finanziamento, soprattutto in una fase di razionamento del credito come quella attuale. «Con gli Artigiancassa Point dichiara ad esempio Gabrielli, Direttore Generale di Artifidi Lombardia- sono numerosi i vantaggi per le imprese: la possibilità di sapere rapidamente se la propria richiesta di finanziamento ha buone probabilità di essere accettata l’opportunità di aprire un conto corrente a distanza, di ottenere carte di credito, e questo tutto all’interno della sede del Confidi senza bisogno di doversi recare all’istituto di credito. Rivolgendosi al nostro Confidi, quindi l’impresa può richiedere in tempi rapidi un finanziamento a medio termine ad Artigiancassa. Attraverso un apposito collegamento diretto con la piattaforma dell’istituto bancario, inserendo i dati dalla richiesta, si può indicare in tempo reale all’imprenditore se la sua pratica ha le buone probabilità di essere accolta». Anche nel Mezzogiorno risulta ovunque apprezzato questo strumento, in particolare in Campania, sempre secondo le parole di Frate, «Artigiancredito ha fortemente creduto al progetto innovativo di Artigiancassa aprendo ben otto Artigiancassa Point distribuiti in tutto il territorio regionale proprio per dare l’opportunità alle imprese di conoscere l’ampia offerta e di avere risposte rapide, il tutto a condizioni convenienti». Ancor più stretto e innovativo, poi, il legame sorto in una realtà del tutto peculiare come quella della Capitale, dove ad esempio il Confidi Roma Gafiart ha condiviso con Artigiancassa l’esperienza di “Confidi pilota” per il test della nuova piattaforma informatica su tutto il territorio nazionale divenendo il Confidi testimonial alla presentazione del nuovo Piano Industriale. Operazione che ha riscosso un certo successo, come dichiarato dallo stesso Presidente di Confidi Roma, Cerreti il quale afferma che «è con cognizione di causa che possiamo affermare l’efficacia della “web application” strumento innovativo che rappresenta un’evoluzione di Artigiancassa verso le imprese. Andrà ora implementata, estendendola a tutte le tipologie di impresa, ai professionisti, al sistema della Partite IVA». «Per valorizzare i successi raggiunti – sottolinea però al contempo sempre Cerreti- sarà fondamentale lavorare contestualmente affinchè i tempi burocratici successivi agli esiti dell’istruttoria riducano definitivamente i passaggi tecnici complementari, necessari a rispondere a quelle esigenze di concretezza e tempestività cui aspirano le imprese. Stiamo già lavorando su questa strada grazie anche alla disponibilità di Artigiancassa e di Bnl – e Bnp Paris Bas che in particolare nel Lazio. Condividono con Gafiart processi di innovazione e formazione tesi , a valorizzare il ruolo dei Confidi in Bnl», Posizione Condivisa anche dal Direttore del Coopfidi, Camiletti secondo il quale «per le imprese è necessario avere procedure snelle prodotti dedicati a tempi rapidi di risposta, tutte cose presenti nel progetto Artigiancassa, ma che è necessario proseguire con più determinazione, il progetto dell’Istituto, infatti, prevedeva una forte integrazione fra la valutazione del merito di credito dell’impresa con l’istruttoria e la garanzia rilasciata dal Confidi. A mio avviso è necessario continuare con questa idea, elaborata per primi da Artigiancassa, ma anche in questi mesi si è vista sorpassare dal altre banche che hanno fatto propria l’intuizione». Rimangono quindi ampi margini per sviluppare ulteriormente il rapporto tra Artigiancassa e i vari Confidi locali, è numerose appaiono le proposte avanzate a tal fine dalle rappresentanze regionali di questi ultimi. «Certamente – sottolinea Caramanna «anche se lo standard raggiunto può dirsi già oggi soddisfacente, si può si deve migliorare sia da parte dei Confidi (chiamati ad assumere appieno il ruolo di consulenti finanziari delle imprese e di promotori delle attività degli (Artigiancassa Point) che da parte di Artigiancassa , la quale deve maggiore fiducia in quei Confidi che danno prova di serietà efficienza ed efficacia, demandandolo loro il primo parere effettivo di merito creditizio». In tal senso, particolare attenzione come si è visto è stata rivolta da Artigiancassa al Mezzogiorno, dove il panorama creditizio è storicamente meno “maturo” rispetto alle aree più dinamiche del Paese, e dove indubbiamente più complesso ritagliarsi un ruolo di leadership nell’erogazione di fondi garantiti al mondo artigiano. Passi in avanti, però sono stati fatti negli ultimi mesi, come sottolineato ad esempio da Pucceri, Direttore Generale Casartigiani Fidi Palermo il quale ricorda come «proprio in questi giorni stiamo lavorando con Artigiancassa all’Istituzione del Fondo regionale di co-garanzia e contro garanzia per i Confidi e le imprese, anche se rimaniamo convinti che nel rapporto con le imprese l’istituto debba operare con più elasticità a fine di riconoscere e soddisfare i bisogni dei piccoli imprenditori di oggi». Sempre secondo l’opinione di Pucceri quindi, «soltanto adeguando i propri standard alle reali condizioni di imprese del sud, Artigiancassa potrà costruire e mantenere un forte legame con le imprese meridionali , arginando il rischio che si allontanino per rivolgersi ad altre banche, e sperare di diventare la tanto decantata Banca del sud». Diffusa a tutto il contesto nazionale , poi appare la richiesta rivolta ad Artigiancassa ad ampliare il portafoglio prodotti e di dare un ulteriore impulso alla semplificazione delle procedure amministrative, rendendo maggiormente competitivi i tempi di erogazione. «Riteniamo utile per il futuro- dichiara infine Gabrielli di Artifidi Lombardia- che Artigiancassa informi maggiormente gli imprenditori locali sulle nuove iniziative, magari utilizzando le pubblicazioni che ogni Associazione invia ai propri soci per far conoscere le nuove opportunità che offre».
Imprese & Territorio, marzo-aprile 2010. Il ruolo strategico dei Confidi. Abbiamo deciso di dedicare buona parte di questo numero di Imprese & Territorio ai Confidi artigiani da un lato per mettere nel dovuto risalto il loro ruolo di facilitatori dell’accesso al credito delle micro imprese – ruolo che ha assunto in questo periodo di difficoltà una straordinaria rilevanza – da un altro per rimarcare ancora più fortemente quanto saldo e solido sia il legame che unisce Artigiancassa e Confidi artigiani, che lavorano insieme da molti anni fianco a fianco sul territorio producendo, con la loro azione congiunta risultati importanti per il comparto. Ciò è tanto più vero oggi, con il Piano di rilancio della Banca che si basa proprio su una partnership ancora più forte con le strutture di garanzia e le associazioni territoriali che ospitano gli Artigincassa Point. Dagli interventi del Presidente di Fedart Alberani, dei Coordinatori Nafissi e Panieri e degli esponenti di alcuni tra i principali Confidi artigiani mi sembra che entrambi gli aspetti emergano con chiarezza. In particolare, per quanto riguarda Artigiancassa desidero rivolgere un particolare ringraziamento a coloro i quali hanno accettato di rispondere alle nostre domande. Il confronto, infatti è strumento fondamentale di crescita , è certamente questo insieme a voci di esperienza non può che aiutarci ad affinare sempre meglio le strategie da adottare per la completa riuscita del Piano e a ricercare i mezzi più efficaci per conseguirle. Dal punto di vista più generale, emerge che lo sforzo eccezionale compiuto negli ultimi due anni (durante i quali i Confidi hanno operato come un vero e proprio ammortizzatore sociale) consiglia di consolidare ed approfondire il confronto nelle sedi confederali, con l’apporto tecnico di Fedart circa l’esigenza di procedere con decisione ad ulteriori passi sulla via dell’accorpamento e della semplificazione del panorama consortile. In una situazione siffatta, sulla quale incombe il fantasma di Basilea 3 che potrebbe essere foriero di ulteriori restrizioni , i sente forte l’esigenza di un intervento unificante. Essenziale, in tale prospettiva potrebbe risultare il più ampio processo di collaborazione tra le Confederazioni nazionali del Commercio e dell’Artigianato sancito il 10 Maggio nello sforzo di concorrere da protagonisti alla definizione dell’Agenda dei temi prioritari per il Paese, certamente l’esigenza della mitigazione dei parametri creditizi e la parallela definizione di una politica di rafforzamento delle strutture dei Confidi potrebbero trovare adeguata collocazione. In tale contesto Artigiancassa continuerà nel suo impegno volto a favorire il consolidamento e la crescita delle piccole imprese e dell’Artigianato italiani.
Ansa, 7 dicembre 2010. Fiat: Cna Torino, si a contratto per settore auto. La Cna Torino invita a riaprire il dialogo su Mirafiori «per gli effetti negativi che una rottura avrebbe sull’indotto auto, sul tessuto delle piccole imprese manifatturiere, già fortemente provate dalla crisi, sulla nostra area che continuano ad essere stagnanti». Il presidente provinciale della Cna Torino, Daniele Vaccarino e il presidente provinciale di Cna Industria, Rosa Maria Polidori, sono favorevoli che “ le parti sociali si attivino per la definizione di un nuovo sistema contrattuale per il settore auto da applicare a tutte le aziende artigiane, tenendo conto delle differenze e della specificità esistenti nei contratti metalmeccanici industria ed artigianato». I vertici della Cna torinese esprimono profonda preoccupazione e criticano “l’assenza diversamente da quanto fatto dai maggiori stati della Ue, di una politica industriale nazionale per l’auto e di provvedimenti di sostegno di stimolo ai progetti di ricerca e sviluppo sull’auto ibrida e u quella elettrica». Alla politica e alle istituzioni chiedono che «quando intervengono sul caso Fiat tengano in considerazione il mondo della piccola impresa che rischia di subire in modo drammatico le conseguenze delle scelte che deriveranno dall’andamento trattativa».
Luna nuova, 7 dicembre 2010. Arte e artigianato alla conquista del castello. Il castello della contessa Adelaide torna ad essere protagonista . Il contenitore d’eccellenza segusino ospita la mostra evento “L’Italia riparte dall’arte e dall’artigianato” nella quale gli artigiani di Torino e provincia anticipano festeggiamenti per i 150 anni dell’Unita d’Italia. I valori dell’Unità d’Italia incontrano il mondo del lavoro autonomo per valorizzare le produzioni artigianali a Km zero nello spirito dello “Small business act” il protocollo europeo che impone lo sviluppo delle imprese di territorio, La mostra è stata inaugurata nel pomeriggio di Sabato scorso. Il sindaco di Susa Gemma Amprino, il presidente della sede territoriale Cna di Susa Enzo Gioberto, il responsabile nazionale di Cna Federmoda Antonio Franceschini, Stella Cribari della Cna di Susa e l’assessore alle attività produttive della Comunità Montana hanno dato il benvenuto agli ospiti. «Ringrazio la Regione, la Cna, la Provincia, la Camera di Commercio e l’impegno di tante persone a livello locale per aver permesso la riuscita di questo ambizioso progetto - spiega il sindaco Gemma Amprino- in un momento in cui il problema del lavoro è sentito da tutti, puntare sull’artigianato è importante, il castello di Susa, il luogo che ha dato l’avvio all’Unità d’Italia cin il matrimonio tra Adelaide e Oddone , è il contenitore ideale per ospitare questa mostra». Vitaliano Alessio Stefanoni, il responsabile della comunicazione della Cna di Torino, ha illustrato in anteprima la mostra –evento che celebra lo stile italiano nell’arte, nella moda, nel legno- arredo, nel design e nell’alimentare. La presa di coscienza, da parte delle aziende , che la riscoperta della propria storia e della cultura artistica e artigianale italiana possono essere il motore per una rinascita economica intelligente, sostenibile e solidale, è il cuore e la grande sfida dell’esposizione. «In occasione della mostra è rinato l’antico denaro segusino , l’antesignano della lira – spiega Stefanoni – Nei primissimi anni del 1100 su iniziativa di Umberto II di Savoia nipote della contessa Adelaide fu installata a Susa una Zecca per coniare i denari segusini. Su iniziativa della Cna Torino l’atelier orafo Pieffe srl ha riconiato la moneta in oro, argento e rame». La mostra è articolata su tre piani . La sezione espositiva propone abiti , vestiti da sposa , gioielli , borse , cappelli e foulard ma anche magnifiche opere nel settore del legno e del restauro , quadri d’eccellenza e una produzione seriale di alta qualità . Molti artigiani hanno lavorato insieme superando, i timori di bottega, per creare contaminazioni artistiche di grande livello. Nell’ambiti dell’evento sono previsti due momenti specifici di confronto tra imprese e attori sociali ed economici. Sabato 11 alle 14 si svolgerà un workshop tra arte e artigianato per fare affare e per incrementare la propria rete di relazioni. Sabato 18 alle 11 si terrà un seminario sui giovani e il lavoro con il coinvolgimento degli studenti del liceo Norberto Rosa di Susa e Bussoleno. Al piano terra del castello sarà allestita la mostra – mercato “ la fiera dei colori e dei sapori”. L’allestimento prevede una rotazione di imprese, in moda da dare più ampia possibilità di coinvolgimento e creare un richiamo per i visitatori a tornare . Il castello di Adelaide è aperto al pubblico con ingesso gratuito , da 4 dicembre al 6 gennaio, tutti i sabati e domeniche dalle 14 alle 20 incluso l’ 8 dicembre ed escluso il giorno di Natale. Sabato 8 alle 21 ci sarà inoltre un concerto gratuito della band Nerovinile presso il teatro cinema Cenisio . L’esibizione sarà intervallata da sfilate dedicate alla moda Km zero.
Ansa, 3 dicembre 2010. Natale: pacco dono per i ricostruire l’aquila, l’iniziativa. Un pacco dono con specialità alimentari abruzzesi e piemontesi per contribuire alla ricostruzione di l’Aquila. E’ l’iniziativa natalizia varata dalla di Cna di Torino e dell’Arci Piemonte. La confezione costerà 30 euro, delle quali 10 saranno date in beneficienza: conterrà un torrone aquilano, un amaro di erbe e fiori alpine delle valli torinesi, torcetti di Lanzo e del Canavese, pasta, sugo al peperoncino e cioccolato di un maestro cioccolatiere. Il pacco natalizio “I sapori della solidarietà” può essere ordinato al comitato Arci di Torino o ai circoli dell’associazione di promozione sociale.
Ansa, 3 dicembre 2010. Un pacco dono con specialità alimentari abruzzesi e piemontesi per contribuire alla ricostruzione di L’Aquila. E’ l’iniziativa natalizia varata dalla Cna di Torino e dell’Arci Piemonte. La Confezione costerà 30 euro, delle quali 10 saranno date in beneficienza: conterrà un torrone aquilano, un amaro di erbe e fiori alpine delle valli torinesi , torcetti di Lanzo e del Canavese, pasta , sugo , peperoncino e cioccolato di un maestro cioccolatiere. Il pacco natalizio “I sapori della solidarietà può essere ordinato al comitato Arci di Torino o ai circoli dell’associazione di promozione sociale.
Torinosette, 3 dicembre 2010. Grande mostra sullo stile italiano. Una nostra evento che anticipa i festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità di Italia e celebra lo stile italiano nell’arte, nella moda, nel legno arredo , nel design e nell’alimentare con la presenza d’impresa artigiane . E’ «L’Italia riparte dall’arte e dall’artigianato» in programma da sabato 4 dicembre a lunedì 6 gennaio al castello Adelaide di Susa, strada al castello (orario: sabato e domenica più l’8 e il 26 dicembre 14-20). Riprendendo il successo ottenuto lo scorso anno (7500 visitatori), anche nel 2010 la tradizionale mostra- mercato «Arte e artigiani in valle di Susa», si svolge dunque sotto forma di mostra-evento articolata sui tre piani. Al primo e secondo c’è la sezione espositiva che da spazio alle imprese d’eccellenza della filiera della moda, del settore legno arredo e della produzione seriale della qualità oltre che ad artisti. Al piano terra, invece, la mostra –mercato «La Fiera dei colori e dei sapori» con la presenza di dieci stand dove comprare prodotti ( non solo gastronomici) di qualità a Km zero. Sono previsti anche dei workshop: l’11 dicembre è dedicato all’artigianato; uno il 18 ai giovani e al lavoro. Sempre il 18 alle 21 è in programma il concerto della band torinese Nerovinile è la sfilata di Cna Federmoda al cinema Cenisio di Susa, un grande debutto per la moda «slow fashion». L’inaugurazione della mostra, invece, è sabato 4 alle 14 al castello; ingresso libero.
Ansa, 3 dicembre 2010. Italia 150: a Susa mostra l’Italia riparte dall’artigianato. Si apre domani a Susa al Castello della Contessa Adelaide, la mostra “ L’Italia Riparte dalla’Arte e dall’Artigianato. L’evento anticipa i festeggiamenti per 150 anni dell’ Unità d’Italia e celebra lo stile italiano nell’arte, nella moda , nel legno arredo , nel design e nell’alimentare con la presenza di imprese da fuori Piemonte. Il tricolore, i simboli del lavoro degli artigiani, i colori dell’Unione Europea saranno invitati ad esporre al Castello di Susa e concettualmente anche nella mostra – mercato denominata “ La Fiera dei colori e dei sapori” ( 10 posizioni coordinate, una per azienda; azienda artigiane alimentari e non; prodotti di qualità dove saranno privilegiate le aziende della Valle di Susa per uno shopping eccellente). La mostra resterà aperta fino al 6 gennaio.
Torino Sette, 3 dicembre 2010. I mercatini benefici di Natale. Il Mercatino della solidarietà dell’associazione Bartolomeo&C in via Magenta 6 bis aperto venerdì 3 e sabato 4 dalle 15 alle 18 mentre domenica 5 e mercoledì 8 e seguirà l’orario 9,30 -12,30 e 15/18. Tutto il ricavato della vendita andrà ai senza dimora dei quali si occupa da tanti anni l’associazione. E inoltre possibile fare (un offerta deducibile dalla dichiarazione dei redditi): Bartolomeo & Onlus Unicredit Banca IBAN: IT 09K 02008 01106 0000015 35938. Il Baule della nonna fino a domenica 5 dalle 9 alle 18 alla cappella dei Mercanti in via Garibaldi 25 continua «Il Baule della nonna» promosso dai sei persone più bisognose della città. Sarà anche possibile acquistare i biglietti per la pesca benefica con estrazione il 15 dicembre di premi ricchi. Missionari della Consolata. Da Sabato 4 a mercoledì 8 si svolgerà presso l’Istituto Missioni Consolata di Corso Ferrucci 14 la Mostra di Solidarietà «Maestra Foresta» organizzata dagli Amici Missioni Consolata. Ingresso in via Bruino (angolo via Cialdini) Orario: dalle 9, 30 alle 13 e dalle 15 alle 19,30 (mercoledì 8 chiusura alle ore 18,30) E’ possibile trovare prodotti del commercio equosolidale , oggetti tipici africani, asiatici latinoamericani e mongoli. Famiglia SS, Innocenti. Da Sabato 4 a mercoledì 8 dicembre alla Famiglia SS. Innocenti di Via San Pietro in Vincoli 9 si tiene un mercatino benefico di oggetti prodotti artigianalmente. Orario: Sabato 4 apertura ore 10, negli altri giorni: 9-12, 30 e 15,30- 18,30. A guardarli bene. Da domenica 5 a mercoledì 8, dalle 10 alle 21 , L’Associazione Egò in via Vittorio Amedeo II 21 organizza il tradizionale mercatino di Natale dove sarà possibile trovare idee regalo, oggettistica bigiotteria, decorazioni di Natale, libri e Audiolibri, dolci e prelibatezze. Il ricavato permetterà di sostenere le attività di supporto all’apprendimento organizzate dall’Associazione. Sabato 4 inaugurazione alle 18 della mostra «A guardarli bene» di Gianni Coscarelli. Vetrina di Natale. Domenica 5, Vetrina di Natale alla bottega inGenio bottega d’arti e antichi mestieri in via Montebello 28/b, dalle 15 alle 20 con i laboratori delle Circoscrizioni cittadine, dalle cooperative Sociali e dalle associazioni aderenti al progetto «Motore di ricerca: comunità attiva» con tantissimi pezzi artistici realizzati da diversamente abili e persone in difficoltà. Mercatino Apri. L’Associazione piemontese retinopatici e ipovedenti (Apri) partecipa al mercatino di Natale di Borgo Dora che si terrà dal 6 al 23 dicembre con un banco benefico. Il ricavato sarà devoluto per le iniziative a favore degli ipovedenti congolesi con i quali si è attivato da poco un progetto di cooperazione internazionale. Per informazioni e consegne del materiale per il mercatino si può telefonare allo 011/ 66. 48.636 chi8edendo di Claudia Demaria. Charity Shop. L’Associazione Commercianti Torino Via Roma promuove, in occasione delle Festività Natalizie, e in collaborazione con Ascom- Confcommercio di Torino e provincia, un «Charity Shop» teso a sostenere un importante obbiettivo alla Fondazione Crescere Insieme al Sant’Anna Onlus: al piano terra di Palazzo Bricherasio, in via Lagrange 20, offerto da Banca Patrimoni e Gruppo Banca Sella, sarà attivo uno chiarity shop con i prodotti di una decina di negozi e di un centinaio di aziende. Sarà aperto da giovedì 9 a giovedì 16 (in orario continuato 10, 30 – 19). Si troveranno dai libri (sarà presente anche il morbidoso «Cuccioli in arrivo » di Lavinia Borromeo Elkann), agli abiti ai prodotti di enogastronomia locale, ai profumi alla migliore bigiotteria, fino alla biancheria per la casa , ad opere d’arte a fiori e a piante . L’intero ricavato verrà destinato all’acquisto d due cosiddette «Giraffe» due postazioni incubatrici per il Reparto di Terapia Intensiva del Sant’Anna. Per info 392/ 2289600 o 393/291.37.88. Cna e Arci Piemonte per l’Aquila. La Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (Cna) di Torino, e l’Arci Piemonte che si adopera per sostenere una rete culturale estesa, attiva e presente su tutto il territorio , propongono per il Natale 2010 «I sapori della solidarietà» un pacco natalizio, composto da prodotti di eccellenza, il cui ricavato di vendita sarà devoluto a favore di progetti di ricostruzione l’Aquila. I pacchi sono in vendita a 30 euro . Il pacco natalizio «I sapori della solidarietà» può essere ordinato presso il Comitato Arci di via Cernaia 14 o presso i circoli Arci che aderiscono all’iniziativa . www arcitorino. it , tel 011/56.13.113. La Perla. Dura fino al 22 dicembre la mostra dell’Associazione La Perla in via San Marino 10. Tutto il ricavato dalla vendita degli oggetti sarà devoluto per le iniziative dell’associazione a favore degli utenti ( diversamente abili). Ingresso libero.
L’Eco del Chisone, 1 dicembre 2010. Reita (Ascom): «Luci solo se paghi». Nessun pacchetto all inclusive per i commercianti. «Ci siamo limitati a promuovere insieme al Comune una bella illuminazione natalizia», spiega Paolo Reita, presidente di Cna Commercio Pinerolo. Della serie poco ma buono . «Purtroppo la partecipazione dei miei colleghi non è stata altissima - continua Reita ma in ogni caso con le luci si accenderano ufficialmente mercoledì 8». Saranno diverse rispetto agli anni precedenti: «Abbiamo scelto di privilegiare i singoli aderenti piuttosto che l’intera via: l’illuminazione metterà in evidenza il commerciante che ha contribuito alle spese» Quanto alle aperture, già domenica 5 molti negozi saranno aperti: dall’8 dicembre in poi «tutti a serrande alzate» conclude Reita. Mercati e mercatini. Da Mercoledì 8 ( dalle 7 alle 13, 30) iniziano le sessioni straordinarie del mercato in piazza Vittorio Veneto in avvicinamento alle feste e l’Amministrazione ha già annunciato che i mercati previsti per sabato 25 e sabato 1° saranno anticipati al venerdì. Il fulcro degli eventi che il Comune (con Cna commercio e Pro Pinerolo e la collaborazione di studio Erica) ha organizzato per Natale sarà piazza S. Donato. Qui, sabato e domenica 12 e dal 18 al 23 dicembre ì, dalle 10 alle 19 , saranno allestiti i mercatini di Natale . Idee regalo proposte da artigiani del Piemonte, Lombardia, Liguria e Lazio: dalla ceramica al vetro e pellame dall’abbigliamento al legno alla cartotecnica e legatoria, fino alla bigiotteria. Nelle domeniche 12 e 19 dicembre, come tradizione vuole, la Pro loco offrirà vin brulè, cioccolata calda e panettone, mentre i viali di piazza Vittorio Veneto ospiteranno le bancarelle del mercato dalle 9 alle 17, 30 . Sotto i portici della piazza sarà allestita un’ esposizione di quadri e opere artistiche, tra musiche natalizie e spettacoli di strada.
L’ Eco del Chisone, 1 dicembre 2010. I fratelli Dianti premiati a Restructura. Un posto di grande prestigio tra i maestri italiani della calce è stato riconosciuto dal Forum Italiano della calce ai tre fratelli Dianti, dell’omonima ditta di decorazioni di Bagnolo Piemonte. I Dianti si sono aggiudicati il secondo posto (dietro solo ai maestri veneziani) alla prima edizione del concorso sul tema “ La calce , organizzato dalla Cna di Torino, nell’ambito di “Restructura” il salone tenutosi al Lingotto di Torino nel fine settimana. I Dianti hanno visto premiato un loro lavoro di finitura per interno: un tappeto nepalese, realizzato utilizzando calce e paglia, vetro, tufo e mica. Nella foto i fratelli Dianti – da sinistra Egidio Danilo e Flavio – al momento della premiazione .
Graph Creative, novembre 2010. L’artigiano della creatività. Chi è il designer? Lo abbiamo chiesto a Sergio Casalegno a Franco Bozzolasco, Soci Cna e titolari della Tredim Srl di Saliceto in provincia di Cuneo, un’azienda modernissima ma dalle solide radici in quanto nata dall’evoluzione della Finder Design di Chieri fondata dagli stessi soci nel 1997. «Il designer è si un artista ma anche un artigiano perché la sua opera non può essere la pura espressione della sua fantasia . Nel realizzare i nostri progetti dobbiamo prestare attenzione anche all’economia dei costi, praticità, fattibilità e fruibilità del prodotto ch non può essere bello e basta», spiegano. La ricerca estetica, la fase più creativa di un progetto, non è che la prima fase di lavoro di un designer: essa viene sviluppata attraverso modelli matematici eseguiti al computer tramite programmi Cad e supportati da illustrazioni digitali a colori che simulano fedelmente il prodotto finito e che , dopo aver affinato al soluzione scelta, conducono alla creazione di un modello tridimensionale; si passa quindi all’industrializzazione del prodotto , lo si degna nel dettaglio prendendo in considerazione la tecnologia necessaria per produrlo, i materiali, le procedure di assemblaggio; infine si procede alla prototipazione e alla messa a punto per la fase di progettazione degli stampi che porterà alla sua produzione. «Un buon design non va solo inteso come una buona soluzione estetica ma deve contribuire a ridurre tempi e costi di produzione. Ricordo il caso di un espositore frigorifero per la grossa distribuzione commissionatoci da una delle aziende leader nel settore dei frigoriferi industriali- spiega Casalegno – alla quale siano riusciti a ridurre del 25% i costi finali creando delle efficienze sia sulla produzione dei pezzi che sulla gestione e assemblaggio delle parti che componevano il nuovo prodotto». Così, bravi, Casalegno, Bozzolasco lo sono diventati dopo gli studi rispettivamente in pubblicità e al liceo artistico, ma le proprie capacità le hanno perfezionate grazie all’esperienza di diversi lustri maturata in Giugiaro Design dove hanno avuto il privilegio di collaborare gomito a gomito con Giuliano Molineri. «Io negli ultimi anni ero responsabile del centro stile e Franco era un senior designer, poi nel 1997 abbiamo deciso di compiere il grande passo ed è nata così la Finder Design che per la professionalità e qualità dei servizi offerti ha riscosso immediatamente un discreto successo. La mossa successiva che abbiamo compiuto è stata quella di associarci alla Cna », ricorda Casalegno. La Trendim Srl rappresenta l’ultima evoluzione societaria dell’impegno nel settor