La legge di Bilancio per l’anno 2024 prevede la possibilità di riscattare dei periodi di vuoti contributivi collocati tra il 1° gennaio 1996 ed il 31 dicembre 2023 nel limite massimo di cinque anni. Il riscatto è riconosciuto ai lavoratori iscritti all’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti ed alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, nonché alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla Gestione Separata, legge 335/1995 (la condizione di iscrizione è soddisfatta in presenza di almeno un contributo obbligatorio nella gestione pensionistica in cui è esercitata la facoltà di riscatto, versato in epoca precedente alla data di presentazione della domanda). Condizioni per l’esercizio della facoltà di riscatto: assenza di qualsiasi tipologia di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 (obbligatoria, figurativa, da riscatto), accreditata in qualsiasi gestione pensionistica obbligatoria, comprese le Casse per liberi professionisti o acquisita nel regime previdenziale dell’Unione Europea o nei singoli regimi previdenziali dei vari Stati membri
o Paesi convenzionati; assenza di un trattamento pensionistico diretto in qualsiasi gestione pensionistica obbligatoria. La facoltà di riscatto non può essere utilizzata per valorizzare periodi di inadempienze contributive da parte del datore di lavoro ed il periodo riscattato è utile sia ai fini del diritto che della misura della pensione. La domanda si può presentare fino al 31 dicembre 2025. L’onere di riscatto è deducibile fiscalmente dal reddito complessivo di chi lo sostiene e può essere versato in unica soluzione oppure in 120 rate mensili senza interessi. Info: Patronato Epasa, torino@epasa-itaco.it