Dal 15 di ottobre sarà operativa la piattaforma che il ministero del Lavoro gestisce insieme a Invitalia per la promozione dell’autoimpiego e dell’autoimprenditorialità.
Il decreto 11 luglio 2025 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali che disciplina criteri e modalità attuative degli esoneri Autoimpiego e Resto al SUD, previsti dagli articoli 17 e 19 del Decreto Coesione è stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 193 del 21 agosto 2025.
L’obiettivo della Misura, gestita da Invitalia, è sostenere l’avvio di nuove attività autonome e imprese, con particolare attenzione ai giovani in cerca di occupazione attraverso due distinti programmi:
- ACN – Autoimpiego Centro-Nord, rivolto alle iniziative con sede nelle regioni del Centro e del Nord Italia,
- RSUD – Resto al Sud 2.0, destinato a quelle attive nel Mezzogiorno.
Beneficiari delle agevolazioni sono i giovani under 35 che, alternativamente:
- risultano inoccupati, inattivi o disoccupati, ivi inclusi coloro che si trovano in condizione di marginalità, di vulnerabilità sociale o di discriminazione, così come definita dal PN GDL;
- sono disoccupati GOL, ivi inclusi coloro che si trovano in condizione di marginalità, di vulnerabilità sociale o di discriminazione, così come definita dal PN GDL.
Misura Centro-Nord (Capo III)
LE AGEVOLAZIONI
Sono previste le seguenti agevolazioni (alternative):
1. voucher a fondo perduto fino a un importo di 30.000 euro (elevabile a 40.000 euro nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico);
2. contributo del 65% a fondo perduto per programmi di investimento che hanno un importo massimo di 120.000 euro. Il contributo si riduce al 60% a fondo perduto per programmi di investimento che hanno un importo compreso tra 120.000 euro e 200.000 euro.
1. Il contributo concesso sotto forma di voucher a fondo perduto fino al 100% dell’investimento:
Fino a 30.000 euro per il Centro-Nord, elevabili a 40.000 euro in caso di investimenti in innovazione, digitalizzazione o sostenibilità ambientale;
2. In alternativa, le iniziative economiche possono richiedere un contributo a fondo perduto per la realizzazione di programmi di investimento organici e funzionali. Per i programmi di investimento di importo complessivo fino a 120.000 euro il contributo può essere concesso fino al 75% del programma di investimento ammesso. Per i programmi di investimento di importo superiore a 120.000 euro e non superiore a 200.000 eruo, il contributo può essere concesso fino al 70% del programma di investimento ammesso.
Sono ammissibili alle agevolazioni le seguenti spese:
- opere edili relative a interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria (solo per lo strumento agevolativo “contributo per programmi di investimento” e nel limite del 50% delle spese ammesse)
- macchinari, impianti, attrezzature e arredi nuovi di fabbrica
- programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni, comprese le licenze d’uso software, la progettazione e lo sviluppo di software applicativi, di piattaforme digitali e di app
- immobilizzazioni immateriali, con particolare riferimento all’acquisizione di competenze finalizzate allo sviluppo di prodotti, servizi, processi ad alto contenuto tecnologico, alla progettazione e sviluppo di portali web a scopo promozionale e del visual o digital brand, alla ideazione e realizzazione di marchi e denominazioni
- consulenze tecnico-specialistiche prestate da ETS (nel limite del 30% delle spese ammesse) finalizzate:
alla progettazione e allo sviluppo di soluzioni innovative, sia di processo che di prodotto
alla progettazione, allo sviluppo, alla realizzazione e all’analisi di prototipi, modelli, stampi e matrici
all’acquisizione di certificazioni ambientali e/o energetiche
Sono esclusi i costi per consulenze legali, fiscali o per la semplice presentazione della domanda, così come quelli relativi a materie prime, personale, utenze, locazioni, terreni e immobili non funzionali. Ammesse invece consulenze tecniche erogate da enti del terzo settore, nel limite del 30% del programma di investimento. Le spese devono essere sostenute entro 16 mesi dalla concessione, prorogabili fino a un massimo di 20 mesi.
Chi percepisce la NASpI può richiederne l’erogazione in un’unica soluzione e cumularla con il contributo a fondo perduto, creando così un capitale iniziale per l’avvio dell’attività.
Le iniziative ammissibili devono essere avviate nei 30 giorni precedenti la presentazione della domanda di incentivo risultare inattive alla data di presentazione e riguardare attività di lavoro autonomo, imprese individuali, società, cooperative o studi professionali. Non sono ammesse iniziative che derivino dalla semplice riapertura di attività cessate nei sei mesi precedenti con lo stesso codice Ateco.
Le iniziative economiche devono essere finalizzate all’avvio di attività:
- di lavoro autonomo mediante apertura di partita IVA;
- di impresa individuale regolarmente iscritta al registro delle imprese;
- di impresa in forma societaria, regolarmente iscritta al registro delle imprese, nelle seguenti forme giuridiche: società in nome collettivo; società in accomandita semplice; società a responsabilità limitata; società cooperativa;
- libero-professionali anche nella forma di società tra professionisti.
Ciascuna iniziativa agevolata beneficia inoltre, inscindibilmente, del contributo concesso di servizi di tutoring del valore di euro 5.000,00 finalizzati alla corretta fruizione delle agevolazioni e allo sviluppo delle competenze organizzativo-gestionali dei soggetti beneficiari. I servizi di tutoring concorrono, sommati al contributo, a determinare l’importo complessivo dell’agevolazione e sono concessi nell’ambito del regolamento de minimis.
La procedura di presentazione delle domande è a sportello e può essere attivata sia da persone fisiche sia da soggetti giuridici. La domanda può essere presentata online dal titolare/legale rappresentante dell’iniziativa attraverso l’area personale di Invitalia. Le domande vengono esaminate entro 90 giorni, in base all’ordine cronologico di presentazione e nei limiti delle risorse finanziarie disponibili.
Come detto, la gestione è affidata a Invitalia, che si occupa dell’istruttoria, della concessione e dell’erogazione dei contributi, oltre a fornire servizi di tutoraggio. L’Ente Nazionale per il Microcredito garantisce formazione e accompagnamento, mentre Sviluppo Lavoro Italia coordina le attività di promozione e raccordo con centri per l’impiego e camere di commercio.